AISHAH , uno storico equivoco


Per affrontare la lettura di questo post, che ritengo molto importante per una vostra adeguata conoscenza della materia, è doveroso anzi tutto fare delle premesse. Intanto, è sotto gli occhi di tutti come da diversi anni si sia sviluppata una forma neanche tanto strisciante, anzi, platealmente pilotata da chi si è venuto a trovare al governo, di odio e intolleranza al solo scopo di indirizzare il malcontento degli italiani contro persone che seguono altre idee e religioni. Tutto questo senza minimamente seguire i dettati costituzionali che impongono e garantiscono la libertà di culto religioso e il rispetto delle persone. Siccome è molto più facile dirigere le masse quando le stesse non sono fornite di adeguata cultura in merito, viene normale accorgersi del fatto che continuamente si gettino addosso a queste persone colpe che, o sono esistite centinaia di anni fa, o non esistono proprio ma sono frutto di equivoci dovuti ad interpretazioni colpevolmente sbagliate . Nel post odierno dobbiamo avvicinarci, e cercare di spiegare, alla radice dell’accusa che accompagna il problema delle spose bambine nell’Islam – o comunque nei paesi africani. Intanto, partiamo da alcuni punti fondamentali; dando per scontato che solo una piccola percentuale dei lettori sappia di cosa stiamo trattando va intanto detto cosa sia “Islam”. La parola tradotta vuol dire “sottomissione al Dio unico” e quindi indica la religione musulmana, monoteistica, che rende fede soltanto al Dio creatore, non ad altri, che a Lui siano stati associati, come nel cristianesimo. La religione musulmana è la diretta derivazione degli insegnamenti ricevuti da tutti i Profeti, da Adamo ad Abramo fino a Gesù, e a Muhammad e viene considerata le ultime regole e parole dettate da Dio stesso all’umanità tramite il Corano, che è il seguito – se così, in modo molto semplicistico, possiamo definirlo – della Torah e dell’Antico e Nuovo Testamento oltre a tutte le altre scritture, come i Salmi ed è giunto da Dio per correggere tutte le modifiche, le variazioni che alle Sue parole, nei secoli, erano state apportate. La religione musulmana è basata su alcune regole imprescindibili, come la professione di fede a Dio, le cinque preghiere quotidiane, l’elemosina ai bisognosi, il digiuno del Ramadan e il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita, se possibile. Sono inoltre previste molte altre regole che definiscono il modo di comportarsi, come d’altronde già nella Torah e poi nella Bibbia: che poi i fedeli di queste altre religioni durante i secoli abbiano fatto tali e tante modifiche da seguire solo in piccola parte quelle che vedono come tradizioni, non tocca i fedeli islamici che di solito – ovviamente essendo tutti solo esseri umani chiunque è fallace e passibile di peccare – sono estremamente rigorosi nel seguire gli insegnamenti del Profeta Muhammad riguardo al volere di Dio stesso. Date queste semplici informazioni iniziali a chi fosse totalmente digiuno, veniamo al problema che volevamo affrontare. Distorcendo quanto scritto nel Corano, o prendendo soltanto alcuni versetti fuori dai loro contesti, si è assistito negli anni ad una colpevolizzazione generalizzata : non faccio rientrare nel novero del post gli atti di guerra e di terrorismo messi in atto da sedicenti fratelli musulmani perchè è chiaramente scritto più volte nel Corano che Dio considera un peccato gravissimo uccidere e uccidersi, il che chiaramente dimostra come i cosiddetti kamikaze islamici siano persone che credono di guadagnare la gloria e il paradiso mentre andranno direttamente all’inferno, avendo ciecamente seguito degli Imam corrotti che li hanno usati per i loro scopi politici. L’Islam, nella sua generalità, si distacca e disconosce chiunque agisca in questo modo. Come nella Bibbia, d’altronde, anche nel Corano è riportato che è lecito uccidere solo in guerra o per difendersi, per nessun altro motivo. E questa è forse la facciata più apportatrice di astio che ci sia, ma ce n’è una che da sempre ha smosso le coscienze: la questione della minore età di una delle mogli del Profeta, che se da una parte ha fornito una giustificazione alla tradizione tribale in certi luoghi del continente africano di sposare ragazze di età molto bassa, dall’altra sembra essere diventata uno dei luoghi comuni perennemente ripetuti da articolisti e male informati. E vado a spiegarvi meglio: io non sono certamente un “sapiente” della religione islamica, per potersi definire così – e successivamente essere dichiarati degli Imam, cioè le persone che guidano la preghiera collettiva, e che possono dare spiegazioni sulla religione – bisogna essere degli studiosi ed applicarsi per molti anni seguendo scuole e insegnanti islamici. Solo allora diventano chiare molte cose che a prima vista appaiono sbagliate o contraddittorie. Sulla questione dell’età di Aishah infatti esiste tutto uno studio che dimostra come sia assolutamente assurdo credere che potesse essere stata sposata dal Profeta a sei anni, ma queste cose non vengono mai esplicitate alla stampa, nessun giornalista va a scavare negli studi islamici per aprire gli occhi e smettere di formulare accuse di pedofilia. Siccome ritengo sia ora di chiarire questa storia, mi sono messo in contatto con chi ha svolto studi in merito e posso oggi offrirvi in lettura questo suo breve saggio e, se avrete la pazienza di seguirlo fino in fondo, capirete la portata vergognosa di questo secolare equivoco portato avanti da chi aveva tutto vantaggio da trarne.

LE DIVERSE FONTI STORICHE RIGUARDO ALL’ETA’ DI AISHAH (trad.di AMIR FALLAHA)

Il Profeta ﷺ sposò Aishah nel 2° anno dopo l’Egira(1), cioè dopo che si stabilì a Medina. Tuttavia egli si fidanzò con lei quando era a Makkah, cioè prima dell’Egira. Aishah fu la terza moglie del Profeta ﷺ, ella infatti venne dopo Saudah Bint Zam’ah, che il Profeta ﷺ sposò tre anni prima dell’Egira. Alcune fonti riportano che il matrimonio con Aishah avvenne dopo la Battaglia di Badr(2), altre invece affermano che avvenne prima. Tuttavia è stato anche riportato che passarono dei mesi dopo l’Egira prima che il matrimonio avvenisse, alcune fonti affermano infatti che passarono dagli 8 ai 10 mesi dopo l’Egira(3), altre invece riportano l’evento nel mese di Shawwal del 2° anno dopo l’Egira. Di seguito riportiamo alcune prove riguardo all’età di Aishah.

1

È doveroso fare una premessa: gli arabi di quel tempo non avevano nessun calendario fisso. Per orientarsi negli anni, usavano riferimenti ad eventi importanti successi. Per esempio, si riporta che il Profeta ﷺ nacque nell’Anno dell’elefante, ovvero l’anno in cui un esercito himyarita, condotto dal viceré himyarita Abraha e in cui figurava almeno un terrorizzante elefante, si sarebbe presentato sotto la Mecca per conquistarla ed impadronirsi delle sue ricchezze. Inoltre, gli arabi non erano dotati di un registro anagrafico o di qualsiasi altra forma di trascrizione delle date, delle informazioni e delle discendenze delle varie tribù.

2

Si vuole affermare che Aishah avesse 6 anni quando si fidanzò con il Profeta ﷺ e 9 quando avvenne il loro matrimonio. Tuttavia Aishah, prima di fidanzarsi con il Profeta ﷺ, era già stata fidanzata con Jubair Ibn Mut’im(4). Quindi non è concepibile che avesse meno di 6 anni nel suo fidanzamento precedente.

3

In una fonte(5) si riporta che dopo che morì di Khadijah, venne Khaulah Bint Hakim, una delle prime musulmane, dal Profeta ﷺ per proporgli di sposarsi di nuovo. Khaulah infatti aveva notato come la morte di Khadijah avesse avuto un grande impatto sullo stato d’animo Profeta ﷺ, che ogni giorno si impegnava duramente nella diffusione del messaggio dell’Islam. Khadijah era perciò la dimora dove il Profeta ﷺ trovava la serenità, la tranquillità e il riposo. Il Profeta ﷺ accettò la proposta di Khaulah e quest’ultima gli chiese se volesse sposarsi con una vergine o una vedova, così il Profeta ﷺ le chiese di rivelargli il nome di entrambe le donne e Khaulah lo informò che la vedova era Saudah Bint Zam’ah, mentre la vergine era Aishah Bint Abu Bakr. Allora il Profeta ﷺ chiese a Khaulah di procedere con il fidanzamento di entrambe. Sapendo che Khadijah morì 3 anni prima dell’Egira, nell’Anno della tristezza, e sapendo che il matrimonio con Aishah avvenne circa 5 anni dopo, questo implica che Aishah avrebbe dovuto avere 11 anni (6+5), non 9.

1: L’Egira fu l’evento di migrazione dei musulmani dalla Mecca e Medina a causa delle persecuzioni che subivano a Mecca. Il calendario islamico inizia la sua datazione prendendo quest’evento come riferimento.
2: Ibn Asakir, La Storia di Damasco (دمشق تاريخ), Volume 1, Pagina 165 3: Ibn Sa’d, Le Classi più importanti (الكبرى الطبقات), Volume 8, Pagina 58 4: Ibn Sa’d, Le Classi più importanti (الكبرى الطبقات), Volume 8, Pagina 58 5: Musnad Al-Imam Ahmad, 25769

Inoltre Khaulah era una donna lungimirante e non propose il matrimonio al Profeta ﷺ se non per cercare di colmare quel vuoto lasciato da Khadijah. Non è concepibile quindi che Khaulah proponesse al Profeta ﷺ di sposarsi con una bambina ancora immersa nel mondo del gioco e dell’infanzia, che sarebbe stata solo un peso in più. Il Profeta ﷺ viveva sotto pressione costante e la donna di cui aveva bisogno doveva essere sicuramente una donna matura ed autosufficiente.

4

La biografia del Profeta ﷺ di Ibn Ishaq, il noto storico arabo vissuto nel VIII secolo, è considerata la prima biografia che riporta dettagliatamente gli eventi agli inizi dell’Islam. Egli riporta un elenco di nomi delle prime persone che diventarono musulmane. La maggior parte delle persone da lui riportate sono le stesse che sono migrate in Etiopia 8 anni prima dell’Egira a causa delle persecuzioni dei politeisti di Mecca. Quindi le persone citate nella lista devono per forza aver abbracciato l’Islam prima del 8° anno prima dell’Egira o al massimo nello stesso anno. Da notare anche come Ibn Ishaq abbia riportato i nomi delle persone che sono entrate nell’Islam, cioè coloro che hanno scelto di diventare musulmane. Tra i nomi che riporta ci sono Asma e Aishah, entrambe figlie di Abu Bakr, e Ibn Ishaq specifica che Aishah era molto giovane quando diventò musulmana. Se è vero allora che Aishah aveva 9 anni quando si sposò (ricordiamo: circa 2 anni dopo l’Egira), vuol dire che diventò musulmana 10 anni prima, quando non era ancora nata. Non poteva nemmeno avere 11 anni quando si sposò, altrimenti sarebbe diventata musulmana quando ne aveva uno solo, però questo non quadra in quanto Ibn Ishaq parla di persone che hanno abbracciato l’Islam consciamente.
Per questo Aishah avrebbe dovuto avere al minimo dai 6 ai 9 anni quando diventò musulmana, quindi dai 16 ai 19 anni quando si sposò con il Profeta ﷺ.

5

Analizziamo gli atteggiamenti e il comportamento di Aishah durante l’ingiustizia che subì quando fu calunniata. Nel 5° anno dopo l’Egira, ovvero circa 3 o 4 anni dopo il matrimonio con il Profeta ﷺ, Aishah fu vittima di una calunnia. Alcuni ipocriti di Medina la accusarono di aver tradito il Profeta ﷺ e di aver commesso adulterio con Safuan Ibn Al-Muattil. Non entriamo in troppi dettagli perché tutto l’episodio è durato più di un mese e ci sono stati tanti avvenimenti, ma vogliamo analizzare il comportamento di Aishah da donna e da moglie. In quel mese Aishah si era ammalata ed era stata trasferita a casa di suo padre per essere medicata. Durante tutto quel periodo, quelle persone continuavano a parlare dell’episodio e il Profeta ﷺ non possedeva nessuna prova che li potesse smentire (così come gli accusatori non avevano nessuna prova a favore della loro accusa, perché si trattava appunto di una calunnia). Il Profeta ﷺ entrò da Aishah e le disse che, nel caso avesse veramente commesso quello di cui era stata accusata, aveva la possibilità di pentirsi. Tuttavia Aishah non gli rispose, bensì chiese ai suoi genitori di rispondere al Profeta ﷺ ma entrambi non sapevano cosa dirgli. Aishah non rispondeva non perché non sapeva cosa dire, ma perché era delusa, la delusione che prova una moglie nei confronti del marito che ha dubitato della sua fedeltà. Aishah perseverava nel non rispondere ed era certa che alla fine la verità sarebbe venuta fuori e la sua innocenza sarebbe stata provata. Infatti, così fu: pochi istanti dopo Allah rivelò al Profeta ﷺ dei versetti(6) in cui mostravano la sua innocenza e contenevano delle preziose lezioni per tutti i musulmani che si sarebbero trovati in situazioni analoghe.

6: Corano, Al-Nur, Versetti 11-18

Proviamo ad immedesimarci in questo contesto; troviamo una moglie circondata dalle accuse di tradimento e dalle parole delle persone, i suoi genitori non sanno cosa dire in sua difesa e persino suo marito, che è lo stesso Profeta ﷺ, la invita a pentirsi nel caso le voci fossero vere. Abbiamo quindi una moglie che, da sola, affronta tutte queste pressioni e che, però, le affronta con tutta sicurezza, determinazione e lucidità. Così, quando furono rivelati i versetti e il Profeta ﷺ la informò della sua innocenza, la madre di Aishah le disse: “Alzati e vai da lui!” Un invito istintivo da parte della madre che invita la figlia ad andare ad abbracciare suo marito o ad esprimere in qualche altro modo la felicità della sua innocenza. Cosa fece Aishah? Si alzò e andò dal Profeta ﷺ? No, rimase dov’era e disse: “Non lo farò, infatti non lodo altri che Allah(7)”. Osserviamo quindi questa reazione che indica una donna matura che biasima suo marito per aver dubitato di lei. In questo contesto. Aishah non si rivolgeva a suo marito come profeta, bensì come uomo. Se Aishah si fosse sposata a 9 anni, vuol dire che quest’episodio accadde quando ne aveva 13. È concepibile una simile reazione, che indica una donna matura, da una tredicenne?

6

La Battaglia di Uhud fu tra le più importanti nella storia dei musulmani e fu la seconda battaglia avvenuta tra i musulmani e i politeisti di Mecca. Prima di dirigersi a Uhud, il Profeta ﷺ diede un’occhiata al suo esercito e trovò dei ragazzi tra i soldati, così ordinò a tutti i minori di 15 anni di tornare e di non unirsi all’esercito.
In ogni battaglia si univano all’esercito anche delle donne, che si occupavano di prendersi cura dei soldati, medicandoli oppure, in certe situazioni, difendendo combattendo nel caso le cose si fossero peggiorate durante la battaglia.
La Battaglia di Uhud si è svolta nel mese di Shawwal del 3° anno dopo l’Egira, cioè meno di 2 anni dopo il matrimonio di Aishah. Anas narra(8) che in quel giorno vide Aishah e Umm Sulaim che correvano velocemente con i secchi in mano per dissetare i feriti. Erano quindi due persone attive nella battaglia. Se Aishah si fosse sposata a 9 anni, vuol dire che in questo contesto ne aveva 10 o 11; com’è possibile allora che il Profeta ﷺ le abbia permesso di venire ma, allo stesso tempo, lo abbia vietato ai ragazzi minori di 15 anni?

7

Il rinomato storico Muhammad Ibn Jarir Al-Tabari, nel suo libro di storia, riporta che Abu Bakr ebbe 4 figli e che tutti nacquero prima della prima rivelazione ricevuta dal Profeta ﷺ, ovvero 13 anni prima dell’Egira. Basandoci su questo, possiamo affermare che Aishah avesse sicuramente più di 14-15 anni quando si sposò. A questo riguardo, Ibn Kathir riporta(9) che Asma’, la sorella maggiore di Aishah, sia morta 73 anni, cioè dopo l’Egira, all’età di circa 100 anni. Ciò significa che Asma’ nacque circa 27 anni prima dell’Egira (73+27=100). Quindi Aishah, essendo nata 10 anni dopo Asma’, dovrebbe essere nata 17 anni prima dell’Egira. Essendosi quindi sposata 2 anni dopo l’Egira, Aishah si sposò a 17+2=19 anni.

7: Bukhary, 4141
8: Bukhary, riportato più volte nei numeri 2880, 3811, 4064 e 1811
9: Ibn Kathir, L’Inizio e la Fine (والنهاية البداية), Volume 8, Asma’ Bint Abi Bakr

8

A questo punto possiamo porci un quesito: perché, malgrado tutte queste incongruenze storiche, è così diffusa la versione che riporta che Aishah avesse 9 anni? Si tratta di una versione riportata nella raccolta dei detti autentici di Al-Bukhary. Il discorso sulla metodologia di raccolta, selezione e studio delle persone che prendeva in considerazione Al-Bukhary per considerare le narrazioni autentiche è lungo, ci limiteremo quindi ad analizzare una sola questione. Come sappiamo, tutti gli hadith raccolti venivano tramandati. Quindi, nella raccolta di Al-Bukhary, prima di ogni hadith, si può leggere la catena degli uomini che si sono tramandati la narrazione. Nel hadith che riporta l’età di Aishah di 9 anni, ovvero il numero 3894, c’è la narrazione di un uomo chiamato Hisham Ibn Urwah, che riporta questa narrazione da suo padre. Il hadith in questione, Hisham lo narra nella seconda parte della sua vita. Hisham visse per circa 50 anni a Medina e trascorse i suoi ultimi 30 anni in Iraq. I sapienti del hadith hanno commentato e giudicato gli atteggiamenti di Hisham dopo il suo trasferimento, descrivendolo incline alla negligenza nelle sue narrazioni. Anche i più grandi sapienti vissuti nella sua epoca, tra cui anche i residenti a Medina, prendevano “con le pinze” tutte le sue narrazioni provenienti dall’Iraq. Possiamo quindi classificare questa sua narrazione come non completamente autentica.

9

In un hadith(10) molto lungo e dettagliato, Aishah dice: “Quando ho raggiunto l’età in cui ero consapevole, ho visto i miei genitori essere musulmani. Non passava giorno senza che il Profeta ﷺ venisse da noi, sia alla mattina che alla sera, finché i musulmani non vennero perseguitati. A quel punto, mio padre Abu Bakr uscì per migrare in Etiopia […]” e continua a descrivere gli eventi, riportando anche i dialoghi avvenuti tra le varie persone, in una descrizione di centinaia di parole! Ora, tenendo presente che la prima migrazione dei musulmani verso l’Etiopia avvenne 8 anni prima dell’Egira, e tenendo presente la chiara descrizione che dà Aishah di se stessa, ovvero che aveva raggiunto un’età tale da essere consapevole e ricordarsi le cose, è impossibile affermare che avesse 9 anni quando si sposò, altrimenti ne avrebbe dovuto avere 1 o persino di meno quando accaddero gli eventi da lei descritti e vissuti così nel dettaglio.

10

In una narrazione autentica(11), Aishah dice: “È stato rivelato a Muhammad ﷺ il versetto ‘Sarà piuttosto l’Ora il loro appuntamento. L’Ora sarà più atroce e più amara.’ quando era a Mecca ed io ero una giovane ragazza che giocava”. Analizzando questa narrazione possiamo constatare la consapevolezza e la coscienza di Aishah nel ricordare il versetto e il periodo, quindi creare delle associazioni tra i ricordi. Il versetto in questione si trova nel 54° capitolo del Corano (La Luna). In che anno fu rivelato il versetto in questione? Non possiamo indicare l’anno con esattezza, però, analizzando altre narrazioni riportate da Al-Qurtubi nella sua esegesi riguardo a questo versetto, possiamo ipotizzare che la rivelazione avvenne intorno al 7° anno prima dell’Egira. Se Aishah si fosse sposata a 9 anni, vuol dire che ella nacque circa 7 anni prima dell’Egira, cioè proprio quando fu rivelato questo versetto, e ciò non è possibile perché Aishah specifica che era già una giovane ragazza che giocava, poteva quindi avere 9, 10, 11 o più anni. Ciò significa che, quando si sposò, la sua età si aggirava dai 18 ai 20 o più anni.

E Iddio ne sa di più.

10: Bukhary, 2297
11: Bukhary, 4876

Pubblicato in attualità, blog - blogger, islam, muhammad, muslim, profeta, Senza categoria | Contrassegnato , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Ristorante TRILUSSA. Ronciglione.


WP_20150728_13_03_56_Pro

Durante uno dei nostri soliti viaggi alla ricerca di curiosità e ghiottonerie, abbiamo visitato la meravigliosa riserva naturale del Lago di Vico, con le sue faggete e i cinghiali selvatici, le minuscole spiagge silenziose ed il panorama riposante e ameno. Nelle vicinanze si incontra la cittadina di Ronciglione dove ci siamo fermati per mangiare: cercando un locale interessante ci siamo fatti attirare dal ristorante TRILUSSA, che si trova in Corso Umberto I° al numero 108.  Il locale non è grandissimo e sarebbe meglio prenotare, soprattutto nel fine settimana; atmosfera piacevole e rilassante, niente modernismi inutili nell’arredamento ma un atmosfera casalinga anche se elegante. Fabio ed Eléna conducono il locale dal 2010 e hanno ricevuto per due volte l’eccellenza su Trip Advisor: inoltre il locale è ben noto a chi naviga in Internet visto che se ne è parlato molto nei siti specializzati in turismo e ristorazione. Per noi che non lo conoscevamo, la piacevole sorpresa di essere stati accuditi e accompagnati nelle scelte con amichevole simpatia. Servizio rapido – giusto il normale tempo delle cotture – e porzioni molto abbondanti per le nostre scelte che sono state: bucatini alla amatriciana, delicati e non piccanti, mezze maniche ai quattro formaggi dal sapore persistente e ben amalgamato, scaloppina al limone e petto di pollo ai ferri, gustosamente accompagnate da patate fritte a pezzi e non a listelli, brunite dalla particolare speziatura e dalla paprika. Con bevande, pane e coperto il conto è stato di 40 euro in totale, prezzo assolutamente in linea con ristoranti più modesti e quindi molto gradito, senza che nulla fosse mancato al nostro pranzo. Il TRILUSSA accetta carte di credito e bancomat e, se un solo appunto – o consiglio amichevole – possiamo fare,  si potrebbe evitare di lasciare il televisore acceso e al suo posto accendere una filodiffusione di musica da camera che accompagnerebbe meglio l’esperienza enogastronomica. Il locale offre vasta scelta di piatti di montagna e di mare, oltre a molti tipi di pizze e una buona carta di vini, la clientela è per lo più composta da avventori affezionati che tornano ritualmente, il che è sempre una garanzia in più. Da Roma si raggiunge con la via Cassia (ss3) e si può facilmente parcheggiare sul Corso e nelle stradine intorno.

WP_20150728_13_35_53_Pro6tag_280715-153925

Pubblicato in attualità, blog - blogger, recensioni, ristoranti, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Ristorante Harvey , Anguillara


WP_20150716_14_29_20_Pro

Ogni anno, approfittando della stagione estiva e di qualche raro momento di tempo libero, ci rechiamo al lago di Bracciano, nelle vicinanze di Roma, per godere la vista rilassante e la tranquillità delle sue sponde. Tra le cittadine di Bracciano, Trevignano ed Anguillara, che sul lago si affacciano, i turisti hanno la possibilità di scegliere una imponente offerta di alberghi, campeggi, bed and breakfast e soprattutto ristoranti: tra questi, dopo averne provati diversi, da sempre prediligiamo il ristorante Harvey, sito in piazza Reginaldo Belloni 1, ad Anguillara Sabazia. Per chi viene direttamente si può fare la via Cassia o la Braccianese, che conducono al lungolago. Lì, in piena zona centrale, troviamo a fare da sentinella sulla passeggiata proprio l’ Harvey; parcheggiare è facile, sia sul lungolago che nei parcheggi appositi vicini. Il locale è tipico, ben ventilato e spazioso, l’arredamento classico ed il servizio si è sempre rivelato cortese ed efficiente. Nella nostra ultima visita abbiamo provato le seguenti portate: spaghetti all’astice, dal sugo denso e sapido e con un grande mezzo astice dal profumo notevole, accompagnati  dalle apposite pinze per aprire la chela e salvietta di cortesia; risotto alla crema di scampi, assolutamente delizioso, un gusto persistente, dolce, cremoso. Per secondo abbiamo preso delle scaloppine al limone molto morbide e nelle quali il limone dava il giusto accompagno senza sovrastare il gusto, ed una grande insalata di rughetta, astice, gamberetti e parmigiano , fresca e piacevole. Compreso le bevande il conto è stato meno di venticinque euro a persona, prezzo in linea con altri ristoranti di buon livello e decisamente più basso di quanto ci si trova a pagare a Roma, ma tenete presente che le portate sono di dimensioni più che gratificanti. Una proposta interessante, nella vasta offerta di pizze infine, sono le curiose pizze alla frutta, introvabili nella capitale. Sempre presente ed accorto il proprietario, sig. Valter Proietti (nella foto) che salutiamo in attesa di tornare a trovarlo.

WP_20150716_14_27_59_Pro

Pubblicato in attualità, blog - blogger, recensioni, ristoranti, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Agriturismo Rio Coverino


rio coverino 1

La migliore delle vacanze è sempre quella improvvisata, vissuta alla ventura, lasciandosi trasportare dalla strada, che permette di scoprire cose inattese ma spesso molto piacevoli. Giorni fa, complice un sole spettacolare, io e mio figlio siamo saliti in auto, abbiamo preso la via Flaminia in direzione nord e ci siamo goduti il panorama, i vari paesini fino a che, giunta l’ora di pranzo, si imponeva la ricerca di un posto dove mangiare; casualmente abbiamo incrociato il cartello di un agriturismo, passata Civita Castellana, in località Sassacci. Ci siamo infilati nello sterrato e con sorpresa abbiamo trovato un luogo davvero ameno, una bassa costruzione per il ristorante e camere, vicino ad una bizzarra, imponente e antica costruzione a gradoni. La zona è vulcanica e una volta c’era una fabbrica, scavavano la pietra lavica e la lavoravano. Di fianco al vecchio portale esiste anche una camera adibita a chiesuola dedicata a sant’Uberto, con un piccolissimo altare, che viene usato per cerimonie e matrimoni locali. Molto grazioso il tutto, rustico ma con stile l’arredamento, e attento il servizio; alto il livello qualitativo del cibo: abbiamo provato antipasti di bruschette miste, come primi fettuccine al cinghiale e gnocchetti al tartufo, per secondi scaloppine al limone, uova all’occhio di bue con tartufo e funghi, e patate al forno al finocchietto selvatico per contorno. Bevande, coperto e caffè per un totale di 48 euro, il che è tranquillamente nella norma di un ristorante tipico italiano di buon livello. Ve lo consiglio caldamente, se mai siate laziali e abbiate voglia di un piacevole itinerario gastronomico fuori porta, o se siete più lontani e volete un luogo tranquillo per qualche giorno di aria buona e buon mangiare.La sosta è nella pace del verde e la vista spazia su un infinito susseguirsi di campi e di boschi. Oltre le camere hanno anche due piscine alimentate con acqua salata, per chi volesse nuotare tra le colline. Buon viaggio e buon divertimento! Le info sull’agriturismo le potete richiedere telefonicamente, o visitare il loro sito.

agriturismo Rio Coverino tel. 0761 515912 – 368 34.41.923 http://www.riocoverino.it

rio coverino 2

rio coverino 3

Pubblicato in attualità, blog - blogger, recensioni, ristoranti, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

SONS OF ANARCHY se05e06 “Small World”


La nuova puntata dei SOA porta con sè sangue e rivelazioni. Muore la moglie dello sceriffo, aggredita in precedenza, sempre nell’ottica di far ricadere tutto sui SOA,   Pope coinvolge il club in un enorme giro di droga, la sorellastra di Nero finisce in maniera tragica e si arriva al culmine quando Pope rivela a Jacx l’indirizzo del capo delle guardie carcerarie che era coinvolto nell’assassinio di Pope. La loro vendetta sarà brutale. Nel finale appare    finalmente chiaro l’intreccio che sin dall’inizio gli spettatori avevano sospettato e che presuppone il via a nuovi bagni di sangue. Una puntata a tratti eccessiva ma veramente forte che si integra in uno script solido e molto ben congegnato.

 

Pubblicato in attualità, blog - blogger, cinema, Sons of Anarchy | Contrassegnato , , , , , , , , | Lascia un commento

ICE AGE 4 CONTINENTAL DRIFT


In attesa che anche in Italia esca il nuovo capitolo de L’Era Glaciale, qualche piccola notiziola sulle scene che vedrete. In questo film troviamo la famiglia di Manny divisa dal crollo della montagna: mentre la moglie e la figlia Ellie (Peschina in originale) restano sul continente, Manny, Diego, Sid e la new entry – la nonna di Sid che gli è stata affibbiata dai suoi parenti con la scusa di una visita familiare per poi fuggirsene via – vagano su un blocco di ghiaccio alla deriva fino all’incontro con una banda di pirati guidati da Capitan Sbudella (Trippa in originale, e così si perde la battuta sul perchè di “Trippa”…). La loro prigionia, la fuga, la vendetta del gorilla Sbudella e la vittoria finale dei nostri ai quali si aggiungerà una tigre femmina per la felicità di Diego, sono il plot abbastanza esile del film ma molto felicemente sviluppato con belle citazioni per cinefili tra le quali: Sid che recita “Acqua, acqua, dappertutto, e neanche una goccia da bere” dalla Ballata dell’Antico Marinaio di Coleridge, Capitan Sbudella che canta la sua canzone riportandoci alla memoria Long John Silver recitato da Tim Curry ne I Muppet e l’Isola del Tesoro – dove Curry si lamentava di avere un unico brano musicale da cantare. Le sirene, poi, oltre ad essere inquietanti sono talmente simili ai lumaconi di GIU’ PER IL TUBO che ci si aspetta i topi della Aardman da un momento all’altro.  Molto limitato lo spazio concesso ai due piccoli opossum che avevano gigioneggiato nei precedenti films mentre entrano Louis, un riccio amico di Nellie, e un giovane sexy mammouth di cui lei si è invaghita. Personaggi classici delle commediole americane, solo non umani, ma con le stesse dinamiche viste sin troppe volte perchè siano interessanti. Vari siparietti di grande umorismo guizzano per tutto il film grazie a Scrat che approda alla fine nientemeno che ad Atlantide, col solito disastro che ne consegue. Nel complesso non una pietra miliare, ma certo un ora e mezza di sano divertimento, molto ben disegnato e diretto. Consigliabile a tutti.

Pubblicato in anime cartoon, attualità, blog - blogger, cinema, fantasy | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 2 commenti

CHRONICLES OF RIDDICK 3


Lo abbiamo atteso per anni, poi Vin Diesel ha messo tutti i fans in ebollizione regalando notizie in merito al terzo capitolo della saga di Riddick, che ora è pronto, il tempo di dare gli ultimi ritocchi alla pellicola e a tutto il carrozzone che ci si muoverà intorno e finalmente il mondo potrà tornare a godersi le gesta del Furyano più amato da tutti.  Se, come è naturale, vi aspettavate un proseguio di Riddick nelle vesti di imperatore dei Necromonger, con tutto lo sfarzo monumentale che ci voleva, sappiate che invece vedrete un Riddick tradito ed abbandonato su un pianeta selvaggio e disabitato dove dovrà combattere per sopravvivere contro mostri e cacciatori di taglie in arrivo da altri pianeti. Per la maggior parte della pellicola questo sarà il plot, salvo poi vederlo impossessarsi di una astronave per tornare sul suo pianeta natale nel tentativo di evitarne la distruzione.  Benchè Vin Diesel abbia più volte espresso la sua soddisfazione per questo ritorno ad un certo “intimismo” tipico di PITCH BLACK, ci viene il sospetto che la produzione abbia voluto limitare i costi, evitando gli sfarzi del secondo film. Sarà comunque uno spettacolo appassionante, grazie alla forza di attrazione di Vin Diesel, sempre positivo e allegro nella vita reale, capace di guidare un seguito di più di tre milioni di fans nel web con i suoi pensieri e i suoi motti. Restiamo in attesa, certo non resteremo delusi  e, se proprio alla fine il film non andasse a colpire l’obbiettivo, consoliamoci con la grande notizia che Vin ha dato ai fans un mese fa: è a Londra, infatti, e sta partecipando alla lavorazione di FAST AND FURIOS 6 …

Pubblicato in attualità, blog - blogger, cinema, Fantascienza - Horror - Libri, fantasy, Senza categoria | Contrassegnato , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

POTTAMI CU’TTIA, un angolo di Sicilia a Roma


Durante uno dei nostri soliti giri, io e il figliolo abbiamo scoperto un piccolo negozio, nella zona di Prati a Roma, che va ad aggiungersi alla catena di negozi denominati SICILIAINBOCCA che da tempo allietano la capitale con i loro prodotti particolari, insieme ad un altro marchio che va espandendosi, MONDO ARANCINA. Il nome del negozio è già curioso di per sé, “POTTAMI CU’TTIA” ma per chi non ha mai avuto modo di visitare l’isola è uno spettacolo da non perdere. Un angolo pieno di colori abbaglianti e di cose incredibili. Nella foto vedete un bancone carico di biscotti e dolci di pasta di mandorle seguiti da una gran varietà di cioccolate di Modica. Qui invece potete vedere lo scaffale delle ceramiche, di Caltagirone, originali e davvero sontuose nella loro ridondanza cromatica.  C’è la possibilità di assaggiare i prodotti e i fruttini di marzapane, sapete, quelli pesantissimi, profumati e colorati che se non sono assolutamente buoni e perfetti non val la pena prenderli? Abbiamo gustato tutto poi  ho preferito acquistare le paste alle mandorle coperte di pinoli – davvero dolci e morbidi, non bruciati come capita spesso – e quelle al pistacchio, una ghiottoneria! Il negozio offre ai visitatori una ampia scelta di prodotti delle marche più celebri della Sicilia, dai vini alle salse, dai formaggi ai dolci, persino libri e una curiosissima varietà di candele che vedete nella foto qui sotto. Il negozio e tutte le info che vi possono servire lo potete visionare anche qui: 
http://www.pottamicuttia-siciliainbocca.com/default.html
Dispiace solo che il negozio “on line” non sia ancora pronto ma aspettiamo con l’acquolina in bocca di poterci rifornire di queste meraviglie anche via web.

Pubblicato in attualità, blog - blogger, ristoranti, Senza categoria, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , , , | Lascia un commento

LA TABERNA DI BACCO ad Ariccia


Tornando da una bella ed interessante gita al Museo delle Navi del lago di Nemi, ci è capitato di incontrare, sulla via Appia n°49, tra Genzano ed Ariccia, un piccolo ristorante graziosamente situato in una zona panoramicamente interessante. Ampio parcheggio davanti alla rustica costruzione, la Taberna di Bacco, che ha riaperto i battenti da pochissimo, offre ai suoi clienti un ameno giardino dove mangiare all’aperto e una grande sala interna in stile stube austriaco, con camino e affreschi alle pareti. Scoperta piacevolissima, sia per il servizio, celere e attento, sia per il mangiare. Ci siamo attenuti al cosiddetto “menù turistico” che, con solo 12 euro a persona, neanche un centesimo in più, ci ha offerto: gnocchetti alla gricia e al sugo, lombata di maiale con patate al forno, caprese molto fresca con melanzane grigliate, torta sbrisolona con crema e frutti di bosco, acqua, vino, coca cola, caffè. Porzioni abbondanti e molto saporite, allietate dalla presenza gentile e costante della Sig.ra Sabrina che ha curato pazientemente il servizio. Una tappa che ci auguriamo possa diventare un riferimento fisso per i lettori che si trovino in quella zona. Ricordate, il venerdì è previsto il menù a base di pesce, fresco ovviamente!

Pubblicato in attualità, blog - blogger, Senza categoria, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Bar DAGNINO a Roma


Ricordo che, da piccolo, col babbo si partiva la mattina e si attraversava tutta Roma per andare dalle parti della stazione Termini, alla Galleria Esedra, allora ritrovo del bel mondo, sotto la quale si trovava il Bar DAGNINO, allora il più buono tra i venditori di cose e dolciumi siciliani. Per anni ci siamo recati lì la domenica a prendere le paste, poi la Galleria è degenerata a covo di barboni e DAGNINO si inabissò in un tunnel di bassa qualità. Da parecchio tempo però, complice la maggior soveglianza e pulizia, e la presenza vicino di un negozio di Feltrinelli molto frequentato, la zona si è rialzata e DAGNINO si è riabbellito, tornando alla spettacolare produzione di un tempo. Interessante la proposta di vini e liquori siciliani fatti da case private e rare, introvabili altrove, molto vasta la scelta di dolciumi fatti con la classica pasta di mandorle e naturalmente i dolci, vari, pesanti nella farcìa ma davvero ghiotti. Assolutamente dovete provare le sfingi alla ricotta, le migliori a Roma,  e tutta la varia gastronomia di cui si avvantaggiano i moltissimi impiegati della zona. I prezzi sono alti ma vanno di pari passo con la qualità delle proposte. Una piacevole sosta per i golosi.

Pubblicato in attualità, blog - blogger, ristoranti, turismo, viaggi | Contrassegnato , , , , , , , , | Lascia un commento